Sovranismo
La parola “sovranismo” è un termine che è entrato da poco nella lingua italiana, deriva dal francese souverainisme, con la radice principale in souverain, ossia sovrano. In realtà è un neologismo, anche nella lingua francese, che si ispira a sovrano. Fu usato per la prima volta in riferimento alla richiesta di un’autonomia più forte rispetto…
La parola “sovranismo” è un termine che è entrato da poco nella lingua italiana, deriva dal francese souverainisme, con la radice principale in souverain, ossia sovrano. In realtà è un neologismo, anche nella lingua francese, che si ispira a sovrano.
Fu usato per la prima volta in riferimento alla richiesta di un’autonomia più forte rispetto al federalismo, avanzata dal Québec francofono nei confronti del governo canadese.
In Europa venne importato con la nascita della Comunità Europea nella metà degli anni ‘50.
Il suo significato si può riassumere in una posizione politica che propone la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in opposizione alle tesi della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche di concertazione tra le nazioni.
In altre parole, i sovranisti considerano il trasferimento dei poteri dallo Stato a un ente sovrastatale come una minaccia all’identità e sovranità nazionale, come un indebolimento della propria identità storica e come ad uno svuotamento della democrazia popolare dello stato stesso.
Il sovranismo non è un’esclusiva della destra ma contagia anche i movimenti di sinistra: per questi ultimi i sovranisti attuano una difesa contro le politiche liberaliste europee o internazionali, viste come l’estendersi del capitalismo finanziario globale. Per le destre, invece il sovranismo si oppone alle dispute sui confini politico-finanziari dello Stato, alle autonomie politico-nazionali che spesso creano ostilità contro il non residente, in particolare contro i migranti.
Entrambe le correnti sovraniste adottano nelle loro politiche interne, il protezionismo economico e dei confini, che è a loro avviso è considerato l’unico modo di tutelare al meglio gli interessi dei popoli.
Molto spesso questi concetti abbracciano lo scetticismo verso un sistema esterno e inclusivo come l’Europa, la NATO, il mercato unico e la globalizzazione, tuttavia, gli stessi che contrastano tali entità sovrannazionali, ne fanno parte, proprio perché l’idea di sovranismo prevede un nemico da combattere dall’interno. La mancanza di tale nemico provocherebbe la fine del movimento che ne propugna l’idea.
Per avere un concetto più approfondito dei sovranismo, è utile analizzare il significato della parola di cui ha origine: sovranità.
Tale termine deriva da quello di sovrano, che indica genericamente un monarca, come il Re, o figure come il Papa o l’Imperatore, personalità che, prendevano il potere per intercessione o volontà divina, senza il consenso del popolo suddito. Per tale ragione il sovrano assommava in sé la pienezza dei poteri di governo. Con l’avvento delle monarchie costituzionali, ai sovrani sono state lasciate funzioni prevalentemente rappresentative dello Stato, mentre tutto il potere è passato in mano ai parlamenti. Nelle democrazie, la sovranità è il potere esercitato dal popolo attraverso i propri rappresenti, eletti in parlamento.
Storicamente il termine, appare verso la fine del XIV secolo, e identificava il concetto del nuovo Stato moderno, in contrapposizione a quello medievale.
Giuridicamente quindi, la sovranità è l’insieme dei poteri di governo (legislativo, esecutivo e giudiziario), riconosciuto a un soggetto giuridicamente attivo, come lo Stato, o a soggetti formalmente attivi ma non in possesso di un territorio come l’ONU e organizzazioni simili.
Uno Stato sovrano è sinonimo di Stato indipendente, in posizione di uguaglianza giuridica con gli altri stati e nella condizione di determinare liberamente la propria politica estera; sul piano interno ciò implica analoghe libertà di scelte.
L’esercizio effettivo e indisturbato della sovranità nell’ambito di un territorio è il presupposto a cui il diritto internazionale ricollega come conseguenza il diritto dello Stato sovrano di pretendere che altri non penetrino nel suo territorio e il dovere corrispettivo di astenersi dall’invadere il territorio altrui: in questo si concreta la cosiddetta sovranità territoriale.
Altro diritto discendente dall’esercizio della sovranità è di proteggere i propri cittadini che si trovino nel territorio di un altro Stato.
La sovranità di uno Stato va estesa anche nei palazzi, edifici o beni immobili di sua proprietà situati in altri territori, così come sugli aerei e navi battenti bandiera dello Stato di appartenenza.
La sovranità dello Stato incontra dei limiti. Questi limiti sono:
- Limiti di fatto: derivano dall’impossibilità, per lo Stato, di controllare in maniera capillare tutti gli aspetti della vita del paese.
- Limiti di diritto o limiti giuridici: derivano dall’ordinamento internazionale il cui scopo è di assicurare la coesistenza fra gli stati e di tutelare i popoli e i singoli individui in nome dei diritti umani.