Richiesta per la menda halal a Lecce
Nelle scuole leccesi, è sorta una problematica che ha colpito le famiglie musulmane, in particolare i bambini delle scuole primarie: la mensa. Non vi era, fino a ieri, nessuna possibilità che figli delle famiglie musulmane potessero mangiare in maniera consona ai dettami della religione, nonostante una legge nazionale lo preveda. Così dopo aver ascoltato le…
Nelle scuole leccesi, è sorta una problematica che ha colpito le famiglie musulmane, in particolare i bambini delle scuole primarie: la mensa.
Non vi era, fino a ieri, nessuna possibilità che figli delle famiglie musulmane potessero mangiare in maniera consona ai dettami della religione, nonostante una legge nazionale lo preveda.
Così dopo aver ascoltato le famiglie, mi sono fatto carico di questo problema ed ho cercato di risolverlo, come membro della comunità musulmana a Lecce, visto che nessun altro ha mai fatto nulla per risolvere tale necessità.
Dopo diversi colloqui con l’amministrazione che dapprima è risultata riluttante, mi sono dovuto rivolgere alle testate giornalistiche locali per porre il problema in evidenza, visto che il Comune di Lecce, nel nome dei suoi assessori, ripeteva che non ve ne era l’esigenza avendo anche contattato un rappresentante della comunità, che secondo loro, conosceva meglio del sottoscritto la situazione a Lecce. Infatti, questo rappresentante non ha mai pensato ad una mensa per i figli dei fedeli nelle scuole.
Per farmi ascoltare dagli assessori comunali mi sono rivolto alla stampa. Usciti gli articoli su varie testate nazionali e locali, l’amministrazione ha cercato di ricorrere ai ripari, nominando e menzionando leggi ed altri enti che dovevano farsi carico di tale provvedimento.
“Una conquista che dovrebbe essere stata automatica, ma come si è spesso dimostrato questo non avviene per noi musulmani nel nostro paese. Una conquista che sarebbe dovuta avvenire molto temo fa, ma come ho detto in un video sul mio canale YouTube, di noi non si ricordano mai e spesso si dimenticano che siamo cittadini italiani”. Ho riferito ad alcune emittenti televisive che hanno chiesto la mia intervista.
“A conferma di questo è stato anche il modo in cui abbiamo ricevuto l’informazione: tramite le famiglie musulmane che con onore abbiamo aiutato perché, se fosse stato per l’assessore, il sindaco del Comune di Lecce, avremmo atteso giorni infinti. Dimostra appunto come doppiamente siamo stati discriminati: dapprima non aver accettato un diritto legiferato e dappoi non essere stati neanche avvisati del diritto acquisito”.
Sempre nell’intervista, ho continuato: “Forse perché siamo italiani e a queste latitudine politiche non interessano i cittadini italiani? Cittadini di fede musulmana? O perché lo straniero è più gestibile e non crea problemi a certa politica che lo usa solo per tornaconto elettorale?”
Ho polemizzato su come l’amministrazione si è permessa di trattare un cittadino che vota, a differenza di altri, ma è stata l’unica soluzione che ho potuto usare a mio vantaggio per ottenere un diritto che gli assessori e il Sindaco del Comune non avevano intenzione di darci.
La cosa importante, oltre la polemica, è che i bambini potranno, dal 26 settembre in avanti, avere un menù completo e sano per la loro crescita in conformità con le leggi della nostra religione e la salute degli stessi.
Ringrazio ancora le famiglie che hanno cercato aiuto in me e nell’associazione che rappresento, e confermo sempre la nostra assoluta collaborazione con chi cerca aiuto e giustizia.